Lui era Marco Vinci

Marco era un 22 enne di Canicattì rimasto vittima di una furia che non trova spiegazione

Era una normale serata tra amici quella che stava per volgere al termine, quella che sarebbe dovuta finire diversamente. Marco ha sentito un uomo offendere la sua amica con battute arroganti e di cattivo gusto e non ha esitato ad intervenire.

Ha educatamente invitato il balordo ad allontanarsi, ma questo non ha gradito l'affronto ed è subito passato all'attacco. È iniziata una colluttazione, poi terminata quando il malvivente si è allontanato.

Tutti hanno pensato al pericolo scampato e Marco, benché ferito, stava bene. Nessuno ha dato l'allarme, proprio perché la tensione sembrava ormai scemata. Purtroppo però le cose sarebbero andate diversamente. Marco lo ha capito quando ha visto l'uomo far ritorno con una lama affilata, ma non ha avuto il tempo di reagire. Due coltellate, inferte con estrema violenza ed il giovane è subito a terra. A nulla sono valsi i soccorsi immediati degli amici, perché Marco adesso non è più tra noi.

Strappato all'affetto dei suoi cari per la sola colpa di aver preso le difese di una donna, in un mondo ormai pieno di soprusi e malvagità.

Un eroe del quotidiano, che ha sacrificato la sua vita per mantenere alti i valori in cui credeva.

Una storia che ha dell'assurdo e che sicuramente dovrebbe far riflettere.