Lui è Basilio Fallo

Basilio ha 44 anni ed è un agente del commissariato di Patti, in provincia di Messina. Tempo fa, fuori servizio, si era concesso una giornata all'insegna della sua passione: il ciclismo. Così, dopo una bella competizione disputata a Bagnara Calabria, era di ritorno verso casa, sul traghetto che attraversa lo stretto. Era stanco ma soddisfatto, comunque desideroso di tornare dalla moglie e i suoi due bambini. Sembrava una rotta tranquilla, di quelle che ogni giorno si snodano rapidamente tra le due sponde. Il mare era leggermente mosso, ma per una così breve distanza non rappresentava alcun pericolo.

Ad un tratto, però, il dramma. Le urla di una donna hanno squarciato la calma di Basilio. “Aiuto, mio figlio è in acqua, qualcuno mi aiuti”. Alle grida strazianti è seguito immediato il clamore dei molti presenti, attoniti di fronte alla tragedia in atto. Un ragazzo era caduto in mare, probabilmente per un tentativo di suicidio. Il mare non così docile, l'altezza del parapetto e le eliche a pochi metri, lasciavano pensare al peggio.

Per Basilio però non poteva finire così. Poco importava della stanchezza e del pericolo. Non c'era tempo per la razionalità e la paura. Così, tolta la tuta, si è rivolto ai presenti: “Se non dovessi farcela, salutate mia moglie e i miei figli”. Poi il sordo tonfo dell'eroico tuffo.

Raggiunto il ragazzo, Basilio lo ha avvicinato e tranquillizzato, per poi tenerlo a galla fino all'arrivo di un gommone dei soccorsi.

Grazie Basilio, silenzioso eroe dello Stretto.